Se si dovesse utilizzare un unico aggettivo per descrivere lo smartphone, difficilmente molti contesterebbero la scelta del termine versatile: tra i vari punti di forza, probabilmente è la versatilità che lo caratterizza ad aver fatto dello smartphone uno strumento imprescindibile della vita quotidiana.
Talmente imprescindibile, in effetti, che di rado ci si sofferma a pensare quali e quante attività passino per la necessaria intermediazione del suo touchscreen, e di conseguenza a quanto sia necessario che lo smartphone possa sempre essere pronto a supportare ognuna delle innumerevoli attività che permette.

La batteria è una delle componenti fondamentali dello smartphone, e la sua durata è uno dei dati più frequentemente consultati e capaci di orientare la scelta a favore di un modello piuttosto che di un altro.
La crescente capacità e autonomia delle batterie è direttamente proporzionale al loro consumo, con utilizzi che non di rado le portano al limite: sapere come gestire la batteria è un requisito fondamentale nell’utilizzo quotidiano dei propri dispositivi.
Fra i primi responsabili dell’esaurimento della batteria c’è indubbiamente il videogaming.
La crescita del gaming mobile, con videogiocatori che si professano tali proprio indicando lo smartphone come “console” di riferimento, ha messo in luce come il videogioco su smartphone non sia legato a specifici software: per esempio applicazioni di messaggistica, come Telegram, includono canali con giochi casual.
Basta poi un semplice browser per dedicarsi al videogaming su casinò digitali, in un contesto che si estende oltre il puro gameplay: sono infatti comprese guide e informazioni in grado di rispondere alle domande più comuni, per esempio quali numeri se sommati fanno 21? Oppure, come si dividono le probabilità fra pari e dispari in una roulette? Si tratta di situazioni dove non esiste un’ottimizzazione dei consumi, e diventa perciò necessario prestarvi particolare attenzione.
Non che l’ottimizzazione delle app sia da sola in grado di preservare la batteria: specie nei titoli casual, è normale perdere la cognizione del tempo e, di conseguenza, sfruttare la batteria più del necessario. Monitorare il tempo passato giocando sul proprio smartphone, anche tramite appositi timer, è un accorgimento utile per preservare la durata della batteria.

Naturalmente non sempre è possibile limitare le attività più onerose da un punto di vista energetico: se si ha bisogno del navigatore satellitare, o di riprodurre un video in streaming, non si può certamente utilizzare un timer per risparmiare la batteria.
In questi casi, è bene attrezzarsi per rimediare piuttosto che prevenire: se la progressiva integrazione delle batterie nelle scocche degli smartphone ha reso impossibile cambiarne una con un’altra già carica, ha allo stesso tempo spianato la strada alla diffusione dei powerbank.
Averne uno a disposizione, specie quando si prevede di dover sfruttare più del solito il proprio smartphone, è sempre consigliato per evitare che questo si spenga per mancanza di alimentazione dalla batteria.
Più in generale, comunque, è fondamentale sapere come è meglio ricaricare il proprio smartphone. Normalmente lo si utilizza per la giornata, ponendolo sotto carica una volta tornati a casa e sovente per tutta la notte: un’abitudine decisamente sbagliata.
È infatti consigliato tenere la batteria in una fascia che va dall’80% al 20% della capacità, evitando quindi di portarla al massimo e soprattutto di esaurirla del tutto. Anche utilizzare il meno possibile le funzioni di ricarica rapida contribuisce a preservare le performance della batteria, sottoposta a un inevitabile degrado più o meno veloce a seconda del suo utilizzo nel lungo periodo.
Infine, non meno importante, è fondamentale imparare a sfruttare piccole accortezze valide per qualsiasi telefono. Per esempio, evitare di tenere la luminosità dello schermo impostata al massimo: è proprio il display a consumare il maggior quantitativo di energia, e a maggiore illuminazione corrisponde maggior impatto sulla batteria.
Verificare che non siano in esecuzione, in background, app non necessarie: uscire dalle stesse, spesso, non basta a interrompere la loro esecuzione e il conseguente consumo di energia.
Fare tempestivo uso della modalità risparmio energetico, presente su ogni dispositivo Android: questa riduce lo smartphone alle sue funzioni essenziali, risparmiando notevolmente il consumo di energia e garantendo il minimo impatto sulla residua autonomia.
Preservare la batteria è sinonimo di preservare lo smartphone: una pratica necessaria per sfruttare al meglio i propri dispositivi personali.