Che ruolo ha Android nella quarta rivoluzione industriale?

Dal secondo millennio c’è stata un’accelerazione della digitalizzazione in Italia, grazie a colossi come Android, e anche a scelte governative 

Su una popolazione totale di all’incirca 60 milioni di persone, in Italia sono ben 51 milioni a utilizzare Internet quotidianamente. Attivi in particolare sui social network, ogni anno il numero di utenti connessi aumenta mediamente di un punto di percentuale. Probabilmente in pochi anni avremo il 100% di popolazione connessa. Questa tendenza che tocca la maggior parte del mondo occidentale, in Italia ha avuto come protagonisti, promotori e precursori grandi colossi della tecnologia come Android.  

I fattori di crescita della tecnologia  

In Italia nel 2022 gli smartphone registrati sono stati 80 milioni, 2022, nel 2021 erano invece 119 i milioni di schermi in totale. Sono numeri incredibili, che ci fanno capire come si sta ampliando l’età digitale degli utilizzatori di Internet e di tecnologia. Se ad esempio negli anni ‘80 e ‘90 computer e dispositivi elettronici erano utilizzati prettamente da professionisti ed esperti fra i 30 a i 39 anni, adesso anche gli Over 60 dedicano parte della giornata a questo “mondo”. 

A proposito di ciò sul blog di ExpressVPN si può effettuare un rapido test per conoscere la propria età digitale. Le generazioni più “anziane” sono più restie all’utilizzo dello smartphone, per esempio, forse perché meno coinvolte dalle dinamiche di comunicazione intensa e ossessiva, ma posseggono tablet ed e-reader in compenso, cosa che li fa rientrare fra gli utilizzatori quotidiani di Internet. 

Un altro dei fattori importanti nella crescita della tecnologia fra le diverse generazioni è sicuramente l’offerta che grosse case di produzione multimediali garantiscono in tutto il mondo. Netflix, Spotify, e poi ancora Sky, per lo sport DAZN ed Eurosport, sono soltanto alcune delle piattaforme che ogni giorno offrono contenuti in qualità HD 24 ore su 24.   

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Le scelte governative e i colossi che hanno facilitato la digitalizzazione  

Secondo sociologi, esperti e storici la cosiddetta “quarta rivoluzione industriale” è iniziata nel 2002 con la digitalizzazione, anche se l’espressione è stata coniata in Germania alla Fiera di Hannover nel 2011, e citata per la prima volta in un libro dell’economista tedesco Klaus Schwab del 2016 edito in Italia da Franco Angeli. Come accaduto per Internet, tutte le innovazioni tecnologiche avute dalla fine degli anni ‘90 in poi sono nate per scopi diversi, e soltanto successivamente utilizzate dalla massa. 

In questa distribuzione della “digitalizzazione” in tutto il mondo figure fondamentali sono stati i governi, recettivi delle nuove invenzioni, ma soprattutto colossi come Android, che hanno reso accessibili strumenti prima solo elitari. Non è infatti un caso che l’Italia sia ora ad esempio fra i Paesi più connessi al mondo. I dati ISTAT ci dicono, infatti, che il 79% delle famiglie totali in Italia ha Internet, la percentuale cresce a dismisura se nelle famiglie ci sono membri di nuove generazioni.  

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Dunque la funzione del governo italiano è stata fondamentale in termini di strutture e investimenti atti a cablare praticamente il 90% del territorio della penisola. L’altra parte di merito va ad aziende come Android, i cui smartphone sono scelti da ben oltre il 69% di utenti in Europa, addirittura il 90% in America del Sud, e oltre l’80% in Africa e Asia.  

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