Smartphone e console: l’evoluzione del mondo del gaming e il problema… igienico!

Nel corso degli ultimi anni, complice l’incredibile diffusione di smartphone e tanti altri device mobile, abbiamo assistito ad una vera e propria rivoluzione nel settore del gaming. Se fino a pochi anni fa erano le console ad avere un pieno dominio, ora tantissimi giochi si possono trovare e scaricare anche sul proprio dispositivo mobile.

C’è un aspetto che, però, non sembra essere tenuto in considerazione dalla maggior parte dei gamer e degli appassionati di videogame, ovvero la pulizia delle console, dei pc e di tutti gli altri dispositivi elettronici che vengono utilizzati nella vita di tutti i giorni per il proprio divertimento. Il casinò online di Betway, infatti, ha realizzato uno studio davvero molto interessante, che mette in evidenza proprio come l’igiene sia spesso un argomento fin troppo sottovalutato.

Sul blog L’insider è stata pubblicata una ricerca che ha messo in luce il numero di batteri che si nascondono all’interno delle diverse componenti di console e pc: in modo particolare, sono ben 12 i dispositivi che sono stati oggetti di analisi, i cui dati sono stati poi confrontati con quelli rilevati su superfici decisamente più sporche, almeno a livello teorico, come quella della tavoletta di un WC oppure di un ripiano di una cucina.

Quanti batteri sulle console!

La ricerca in questione si è concentrata sulla sporcizia che si va a accumulare sulle varie console dei videogiochi, così come sui computer. Chi ha una PlayStation dovrebbe prestare la massima attenzione, dal momento che la console di nuova generazione, che tra l’altro è quella più venduta sul nostro pianeta, è quella in cui si annida il maggior quantitativo di batteri.

Le rilevazioni svolte hanno messo in evidenza ben 72,5 colonie di batteri per ogni tampone. Una quantità che impressiona soprattutto se messa a confronto con il numero di batteri che si trovano su una tavoletta del WC, che sono circa la metà.

La “responsabilità” di una simile situazione è legata indubbiamente all’accumulo di sporcizia che si va a formare sia sui pulsanti che sui joystick. Il numero, in media, delle colone di batteri arrivano fino a 190 unità. Nessun’altra console ha saputo fare peggio, tenendo conto che nei campioni più sporchi che sono stati testati, si raggiungono persino le 650 unità. Numeri altissimi, che valgono circa il doppio in confronto a quelli presenti su un ripiano di una cucina.

Il primato va alla Nintendo Switch

Se la Xbox fa leggermente meglio in confronto alla console di Sony, con una media che si aggira intorno alle 62,5 colonie di batteri per tampone, numeri comunque altissimi, con i manici dei controller che arrivano fino a 82,5 unità, è in realtà la Nintendo Switch che si è messa in tasca il titolo di console più pulita.

Secondo l’indagine, infatti, la Nintendo Switch ha fatto registrare in media circa 55 colonie di batteri per tampone. Nessun’altra piattaforma ha saputo far meglio: i dati che riguardano i controller della nuova console di Nintendo si mantengono su tali cifre, mentre invece i pulsanti rappresentano l’unico punto debole, arrivando fino a 62,5 colonie di batteri per tampone.

Nello specifico, è stato rilevato come la quantità di sporco maggiore è quella che si è creata sui controller. Il motivo è abbastanza facile da intuire, dal momento che, nel corso di una qualsiasi sessione di gioco, ecco che la pulizia delle proprie mani è probabilmente un pensiero che nemmeno sfiora la mente di tanti gamer. In realtà, però, è sufficiente anche solamente urlare contro la tv oppure pulirsi il naso, per dare il via alla proliferazione di batteri e germi.

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